Ecclesialità

Giornata Mondiale della Pace: il bene primario dell’umanità

“Sarebbe nostro desiderio che poi, ogni anno, questa celebrazione si ripetesse come augurio e come promessa – all’inizio del calendario che misura e descrive il cammino della vita umana nel tempo – che sia la pace con il suo giusto e benefico equilibro a dominare lo svolgimento della storia avvenire.” (Papa Paolo VI).
Il 1° gennaio 1968 è stata celebrata la prima Giornata Mondiale della Pace istituita da Papa Paolo VI, il quale ha fortemente voluto che questa festa si ripetesse ogni anno per ravvivare in noi la pace, non come un’ideale irraggiungibile, ma come un valore tangibile nella vita di tutti noi.
In questo momento particolarmente difficile, dove molti conflitti stanno trascinando con sé popoli di diverse parti del mondo, bisognerebbe riflettere ancor di più sulla pace da considerare il vero e autentico bene primario dell’umanità. Infatti, il termine “pace” deriva dal latino pax (con il significato di legare/unire) ed è il contrario del termine bellum (guerra). Il mezzo più potente per diffondere una concreta condizione di pace sarebbe quello di educare, in particolare, le nuove generazioni e trasmettere loro la condivisione, il rispetto e l’amore per la vita, il dono più prezioso di Dio, per poter contrastare i continui conflitti generati da divisione, avversità e odio, e i quali generano a loro volta le seguenti conseguenze: morti innocenti, migrazioni in cerca di un posto sicuro dove rifugiarsi, inquinamento, impoverimento, sofferenza e compromissione della salute umana. Lo scenario mondiale odierno, infatti, è sempre più preoccupante e, come dice Papa Francesco, siamo di fronte ad una quasi terza guerra mondiale che da Oriente ad Occidente vede il globo in fiamme; è questo il principale motivo per cui il messaggio della pace rimane sempre attuale e deve essere proposto in continuazione per educare soprattutto le nuove generazioni che rappresentano il nostro futuro. Cerchiamo la pace vera, che viene donata da Dio e supera lo sconforto per il futuro con la speranza che ogni persona è una risorsa per questo mondo.

“La Chiesa cattolica provvederà a richiamare i suoi figli al dovere di celebrare la -Giornata della Pace- con le espressioni religiose e morali della fede cristiana; ma ritiene doveroso ricordare a tutti coloro che vorranno condividere l’opportunità di tale -Giornata-, alcuni punti che la devono caratterizzare; e primo fra essi: la necessità di difendere la pace nei confronti dei pericoli, che sempre la minacciano…” (Papa Paolo VI).