Perché ancora oggi è importante parlare del ruolo della donna nel mondo della cultura e sottolineare l’importanza del loro contributo nella storia, anche contemporanea e moderna? Una riflessione della prof.ssa Giuseppina Incorvaia, insegnante di italiano e storia presso ISS E.Fermi.
Le figure femminili della letteratura, dell’arte e della storia hanno avuto poco spazio nei testi scolastici, come se alla donna fosse preclusa la possibilità di esprimere le proprie emozioni, i propri sentimenti, la propria visione della vita. Personalmente al liceo non ho studiato nessuna scrittrice né italiana né straniera, fatta eccezione per un breve cenno a Grazia Deledda e Matilde Serao, eppure di donne scrittrici ce ne sono, anche tante, ma dimenticate dall’editoria scolastica che ha preferito sempre e preferisce ancora i nomi maschili.
La maggior parte della produzione femminile del passato è venuta alla luce solo nel Novecento, quando l’emancipazione femminile ha permesso alle donne di accedere alla cultura attraverso poesie, racconti e romanzi.
Giusto per citarne alcune, fra le tante che ho scoperto nel ricco mondo culturale femminile di cui molte andrebbero sicuramente studiate bene, altre lette o almeno citate a scuola accanto ai più inflazionati colleghi maschi, ricordiamo:
Compiuta Donzella,
Caterina da Siena,
Antonia Giannotta Pulci,
Alessandra Macinghi Strozzi;
Tullia d’Aragona;
Veronica Gambara
Laura Guidiccioni
Isabella Andreini
Margherita Sarrocchi
Lucrezia Marinella
Gaspara Stampa
Chiara Matrani
Laura Terracina
Isabella di Morra
Maria Selvaggia Borghini
Faustina Maratti
Teresa Zani
Petronilla Paolina Massimi
Eleonora De Fonseca Pimentel
Caterina Percotto
Anna Radius Zuccari
Evelina Carter di Mancini
Anna Vivanti
Amalia Guglielminetti
Sibilla Aleramo
Anna Banti
Dacia Maraini
Grazia Deledda
Matilde Serao
Alda Merini
Anna Maria Ortese
Natalia Ginzsburg
Lalla Romano
Susanna Tamaro
Amelie Nothomb
…E tantissime altre
di Giuseppina Incorvaia
insegnante di italiano e storia
presso ITG “Ines Giganti Curella”